Per chi non avesse letto il libro di Muriel Spark, o non fosse in età da lettura nel 1974, ecco la storia di un crimine che ancora appassiona molti inglesi, tanto quanto un racconto di Agatha Christie, solo che in questa storia, l’assassino la fa franca.
Nel 1974, sospettato di aver ucciso la bambinaia, Richard John Bingam, 7° Earl di Lucan, scomparve, e non fu mai più ritrovato.
Avendo ereditato il titolo a soli 30 anni, Bingam aveva sempre amato quello che si dice uno stile di vita stravagante. In altre parole, era ricco e spendaccione. Amava i motoscafi ad alta velocità e viaggiava in Aston Martin. Ma dopo circa dieci anni di quella vita, Lord Lucan era caduto nella trappola del gioco d’azzardo, dei debiti che ne conseguono e, naturalmente, dell’alcol. Anche il suo matrimonio con la moglie Veronica, andò in pezzi.
La notte del 7 novembre 1974, qualcuno si introdusse nella casa dei Lucan, al 46 di Lower Belgrave Street, a Londra. Lo sconosciuto picchiò a morte con un tubo metallico Sandra Rivett, la bambinaia e attaccò Lady Lucan, che riuscì però a sfuggire all’aggressore e a raggiungere un pub, dove chiese aiuto.
Lady Lucan indicò immediatamente il marito come l’autore dell’aggressione. Quel giovedì 7 novembre, sarebbe stato il giorno di riposo di Sandra Rivett, naturale fu quindi dedurre che John Bingam la uccise per sbaglio, credendo fosse la moglie Veronica.
Quando la polizia arrivò sulla scena del delitto, di Lucan non c’era più traccia. La sua auto venne ritrovata nei pressi di Newhaven, non lontano dalla casa dei suoi vecchi amici Maxwell-Scott. Nell’auto, il cui interno presentava numerose macchie di sangue, venne rinvenuto un tubo metallico simile a quello ritrovato sulla scena del crimine. Gli esami forensi effettuati sulle tracce di sangue confermarono che si trattava del sangue di Sandra Rivett e di Lady Lucan. L’Interpol emise immediatamente un mandato d’arresto per il fuggitivo.
Da quel momento, si scatenò una caccia all’uomo internazionale. Dagli interrogatori degli amici aristocratici di Lucan non emerse nulla, e il luogo dove questi si trovasse rimase un mistero. L’inchiesta si chiuse nel 1975 con un verdetto di omicidio volontario; autore del reato, John Bingam Lord Lucan. Molte furono le ipotesi che si avvicendarono su come l’aristocratico fosse riuscito a non sottomettersi alla giustizia. Certamente potevano aver avuto un ruolo i suoi amici aristocratici, oppure il reo aveva deciso di togliersi la vita, ma l’opinione generale fu che i suoi amici lo avessero aiutato ad abbandonare il paese e a far perdere le sue tracce. Qualcuno aggiunse che quegli stessi amici avessero discretamente provveduto a farlo poi assassinare.Per quanto quest’ultima teoria possa apparire inverosimile, forse lo é meno di quanto sembri. Lord Lucan, come si è detto, era oberato dai debiti di gioco. Il gioco d’azzardo negli anni ’60 era legato a tale John Aspinall, fondatore del costoso ed esclusivo Clermont Club, di cui non erano ignote certe attività illegali, incluse quelle destinate alla truffa dei giocatori d’azzardo attraverso un sistema di carte truccate.

Negli anni a seguire questi fatti, molti furono gli avvistamenti di “Lucky” Lord Lucan, le teorie sul suo destino si moltiplicarono, ma la famiglia protestò sempre la sua innocenza. E mentre l’assassino di Sandra Rivett, la bambinaia che quel giorno non doveva essere a casa, non fu mai risolto, il caso di Lord Lucan, vivo o morto che sia, continua ad aleggiare nella cronaca nera londinese da più di quaranta anni.
Barbara il forte